NELLALBA IL SILENZIO 2020 tecnica mista cm 84x112

NELL'ALBA IL SILENZIO (2020 tecnica mista, cm 84x112)

 
MI AFFACCIO SUL FUTURO 2020 tecnica mista cm 70x70

MI AFFACCIO SUL FUTURO (2020 tecnica mista, cm 70x70)

 

L'ORO DI BEBE (2012 tecnica mista, cm 40x40)

 
  Valore3

NOEMI BOLZI

Noemi Bolzi vive tra Parma (sua città natale), la Riviera ligure e l'Appennino Tosco-Emiliano. Poliedrica artista, conosciuta anche a livello internazionale, s’è diplomata all’Istituto d’arte "Paolo Toschi" di Parma. Attraverso la pittura sviluppa la sua innata creatività ma ha esperienza anche come grafica, ceramista e arredatrice. Parallelamente alla pittura, s’esprime infatti anche attraverso la ceramica raku, realizzando gioielli d’impronta etnica, elaborati e raffinati, utilizzati anche in sfilate di moda. La tecnica raku è entrata anche nei quadri in forma di fiori, di cuori, germinazioni materiche e iridescenti, ad amplificare la propensione alla propagazione luminosa e dorata. La sua forma espressiva preferita resta comunque la pittura, prevalentemente astratta, ma carica di suggestioni poetiche sostenute da una materia sempre viva e crepitante. Ha partecipato a mostre collettive e personali a Parma (dove vive e lavora), Milano, Genova, Torino, Roma, Parigi, Barcellona. Le sue opere si trovano in collezioni private in Italia, Spagna, Francia, Inghilterra, Brasile, New York, Florida.

Sito web: noemibolzi.it

                             

                                        Per chi vuole vederli
Ci sono fiori dappertutto
(Henri Matisse)

Effimero eterno 

Fiorisce la terra e il seme nella terra. Cresce il fiore nel candore e nella neve, esplode la luce dalla materia rivoltata, dalla zolla feconda, l’oro si diffonde tra le ombre, impollina di bagliori la notte. Dal figurativo all’informale, quindi all’astratto, passando attraverso la ceramica raku con le sue alchimie, così ora la pittura di Noemi Bolzi restituisce nei quadri la trasformazione del calore e del colore, la sintesi della materia in pensiero, concetto, spirito universale. Le tinte e le forme affiorano tra effetti luminescenti, le linee del paesaggio si confondono e in “sovrumani silenzi” s’aprono faglie d’insondabile splendore, scorrono sabbie di clessidre senza fine. Il rintocco che solo s’avverte è il palpito profondo della vita nascosta: a volte è sussurro candido o rosa, a volte è eruzione bruciante. Noemi non grida, non afferma, ma suggerisce con poetica grazia di luoghi lontani e visioni incantate. La materia opaca diventa vivida evocazione di cieli infiniti, si fa alito lieve, caldo di resurrezione primaverile. Noemi non sa dove la porta quel soffio creativo, quell’intuizione germogliata negli inverni della vita. E la sua arte sboccia come un fiore di ghiaccio, trattiene tutta la potenza, quasi sotto incantesimo. La fragilità trattiene l’eternità, l’effimero diventa il paradosso d’un’apparizione perenne, verso incastonato nel silenzio, nella contemplazione sospesa. Noemi ci chiama come in sogno e ci fa sognare.                                                             Manuela Bartolottio