Claudio_Tedoldi
Notturno con nebbia, 2021 - olio su tela - cm 70x80

Claudio_Tedoldi
Raggi di luce fra la nebbia, 2021 - olio su tela - cm 80x80

 

Claudio_Tedoldi
Sogno e nebbia, 2021 - olio su tela - cm 70x80

  Valore3

 

CLAUDIO TEDOLDI

“M’illumino d’immenso”.
(G. Ungaretti)


Oltre la nebbia, la luce e ancora la nebbia e la luce, in una perdita assoluta di orizzonti, di riferimenti, di appigli. Essa è l’essenza stessa della vita, dentro la quale si raccolgono tutti i colori, le cose. È la pace immensa, lo sgomento dell’infinito romantico, un brano strappato dalle tele di Caspar Friedrich, dove però l’uomo è scomparso e resta solo l’avvolgente eterno candido manto. Si è ai limiti dell’informale dove la natura fa sintesi di sé: accenni di cielo, di terra, d’erba. Pochi versi dicono tutto lo stupore davanti al mistero dell’esistenza. E poi la luce, dentro, attraverso, oltre.

   Manuela Bartolotti

 

         

Claudio Tedoldi è nato a Parma nel 1940. E’ stato allievo del maestro Bruno Zoni alle scuole me- die, quindi del collecchiese Alberto Cattani e dei fratelli Afro e Franco Bia coi quali ha condiviso uscite di pittura “en plain air” sulle rive del fiume Taro. Distintosi per meriti artistici è entrato a far parte del gruppo “Artisti parmensi” coordinato dal critico Tiziano Marcheselli. Ha partecipato negli anni a diverse mostre estemporanee qualificandosi sempre primo o secondo. Ha esposto in mostre collettive col suddetto gruppo di artisti parmensi. Molti suoi lavori sono esposti in collezioni private e pubbliche.
Ha sempre privilegiato la pittura di paesaggio, concentrandosi particolarmente sugli effetti lumi- nosi e atmosferici, tracciati con pennellate sintetiche ed efficaci nella rievocazione del ricordo e dell’emozione che genera.